Il corpo erotico del sapere pasoliniano è uno spazio a struttura mobile, in continua metamorfosi, disseminato pedagogicamente. In modo ora periferico ora centrale, ora implicito ora esplicito, emerge quella che è la vocazione, la mania pedagogica pasoliniana, una vocazione-mania che, però, non può essere ritrovata solo in quei luoghi della scrittura (Gennariello) o dell’esperienza personale (Pasolini insegnante) in cui è manifesta la tensione educativa e la divorante pre-occupazione didattica. Muovendo da un’omofonia tra bios e logos in Pier Paolo Pasolini, il saggio ricerca le fonti della controeducazione e della pedagogia aleturgica di un pensatore che ha fatto della propria esistenza un teatro visibile della verità